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“Abusivismo ricettivo” a Roma, fenomeno dilagante e irrefrenabile

 
“Sta mettendo in ginocchio, con la concorrenza sleale, le attività regolari. La situazione sfugge al controllo ma si fa poco
o nulla per mettervi un argine. Mentre l'aumento del contributo di soggiorno sta rendendo meno competitive le nostre
attività rispetto a città dove il costo è inferiore”. “ Il decoro e la sicurezza delle città versano in condizioni incredibili”.
“Le istituzioni? Non ci ascoltano. Ci comunicano le loro decisioni che non tengono conto delle nostre richieste e della realtà”
 
La crisi economica picchia duro a Roma a differenza di quello che ci vogliono far credere. Dati Istat alla mano, la disoccupazione continua a crescere anche nel Lazio: in sei anni è aumentata di quasi 5 punti percentuali, passando dal 7,5% del 2008 al 12,4% del 2014. Contemporaneamente dilaga e cresce l’abusivismo nel settore ricettivo, a tutto svantaggio delle aziende che operano nel rispetto delle regole. Circa 3500 le strutture autorizzate su Roma per quello che riguarda l’extralberghiero ma le OLTA riportano cifre molto superiori, dato incongruente su cui bisogna agire con urgenza. Ne parliamo con Claudio Cuomo, Presidente AIGO (Associazione Italiana Gestori Ospitalità) della Confersercenti di Roma.
Ci faccia un quadro della situazione delle imprese turistiche di Roma?
C'è la stanno mettendo tutta per reggere alla crisi che avanza, ma sono allo stremo delle forze, l'abusivismo sta mettendo in ginocchio, con la concorrenza sleale, le attività regolari. L'aumento del contributo di soggiorno sta rendendo meno competitive le nostre attività rispetto a città dove il costo è inferiore. Il decoro e la sicurezza delle città versano in condizioni incredibili, ogni sera file di persone presso i presidi della polizia denunciando furti. Barboni, clandestini, venditori abusivi, in ogni angolo della strada ed anche nei principali snodi della città come la Stazione Termini, l'Aeroporto di Fiumicino.
Ha accennato al contributo di soggiorno, questo incide molto?
Certamente, non impressioniamoci se qualcuno dice che il turismo a Roma è aumentato, pertanto si è potuto aumentare il contributo. Mentre cresce il numero di visitatori, diminuisce il numero medio di pernottamenti, che oggi si attesta intorno ad una media di una, due notti. Scende inoltre il prezzo medio delle camere, incidendo dunque, anche sulla qualità del servizio offerto. A viaggiare maggiormente sono famiglie, studenti e giovani in generale, che visitano Roma anche grazie ai prezzi a ribasso praticati dalle strutture, appunto per concorrere con chi non essendo autorizzato, non ha gli stessi costi. Il risultato è che pochi giorni fa il New York Times stilava una classifica tra 52 mete di viaggio, Roma risultava 48esima, dobbiamo frenare questa discesa al più presto.
Lei ha parlato di occupazione, cosa c’entra con l’extralberghiero?
L'extralberghiero costituito dalle attività turistico-ricettive quali affittacamere, bed and breakfast, casa vacanze, ostelli e case per ferie, si è distinto anche nel 2014, per essere uno dei settori che ha segnato nell'ultimo anno una crescita percentuale su tutti i fronti. In controtendenza l'avanzare della disoccupazione, del costo del lavoro, della chiusura di attività commerciali, della diminuzione di investimenti in generale. Posizionandosi così tra quei rari settori in crescita, da tutelare.
Cosa state facendo per tutelarvi?
Da anni la Confesercenti di Roma ha rafforzato la propria presenza sul territorio attraverso l'Aigo, ovvero l'Associazione Italiana Gestori Ospitalità e Ricettività
Diffusa, ormai un punto di riferimento per gli operatori del settore. Abbiamo chiesto una commissione che monitorasse l'abusivismo, abbiamo proposto
iniziative atte a identificare gli operatori abusivi. Abbiamo proposto emendamenti di modifica della Legge Regionale , per attualizzarla al presente, tenendo
conto del fenomeno dell'abusivismo, delle OLTA, (Online Travel Agency), degli organi di verifica e controllo. Abbiamo proposto sistemi migliorativi della raccolta dei rifiuti. Abbiamo avanzato proposte sull'utilizzo del contributo di soggiorno. Abbiamo manifestato quando non condividevamo l'operato delle
istituzioni come per l'aumento del contributo, per Rete Impresa Italia. Insomma, abbiamo fatto il nostro dovere, quello che gli operatori iscritti all'associazione ci chiedono di fare.
E le istituzioni?
Non ci ascoltano. Ci comunicano le loro decisioni che non tengono conto delle nostre richieste e della realtà. Vogliono inasprire leggi, aumentare le tasse ed adempimenti, distraendosi dal vero male di questo settore, l'abusivismo. Ci auguriamo che tra un mandato ed un altro, qualcuno si renda conto e ci ascolti, non c'è più tempo per attendere oppure inizieremo a segnare un calo di occupazione e di fatturati. Questo inciderà anche sui cittadini Romani che si trovano
impiegati in questo settore, oltre che sulle imprese.